Bullismo può influire o innescare lo sviluppo di patologie psichiatriche (Ansia, Ansia Sociale, Disturbo di Panico, Depressione….)?
Il “Bullismo”, rappresenta oggi una vera e propria “tendenza” o “moda” giovanile, che si verifica prevalentemente in età scolare dalle scuole elementari alle scuole Medie Superiori.
Esistono varie forme di bullismo, ma lo scopo del cosiddetto “bullo” o “bulli” è “prendere di mira un soggetto e sottoporlo ad uno stress psicologico continuo”.
Tale condizione può essere caratterizzata da una vera e propria “violenza psicologica”, che si attua attraverso “offese continue”, il soggetto viene denigrato e umiliato di fronte ad altre persone, oppure il soggetto può essere sottoposto a “minacce continue nel tempo”, ad esempio può essere costretto a fare i compiti a casa per i “bulli” oppure comprare oggetti, sennò verrà sottoposto a violenza, magari fisica (botte, pugni……).
Ma come reagisce il soggetto che subisce il bullismo?????
Le reazioni possono varie e diverse. Ciò dipende dalla personalità di base del soggetto e dal grado di fragilità ed emotività di base del soggetto che subisce tutto ciò. Di solito il “bullo”, tende a prendere di “mira” soggetti che sembrano essere più “indifesi” e tende così a minare in modo marcato l’emotività e la stabilità di un soggetto che comunque è in fase di formazione (età evolutiva).
Conseguentemente a quanto subito, qualora il soggetto non abbia armi di difesa, che spesso per la giovane età non sono ancora formate, si può andare incontro allo sviluppo di vere e proprie forme di Ansia (sociale, da prestazione, attacchi di Panico) ma anche a Depressione.
Tipico è l’esempio del bambino che piano piano innesca una serie di scuse per non andare a scuola, ad esempio “….ho male di pancia…”, “….ho mal di testa..”; altre situazioni che si possono presentare sono quelle legate alla presenza di uno stato d’animo spento, triste senza entusiasmo legato anche a disturbi del sonno.
Questi sintomi clinici non vanno sottovalutati e l’occhio attento del genitore deve essere li per ascoltare il figlio e per prendere la situazione in mano, non solo affrontando il tutto in ambito scolastico, ma anche attraverso un sostegno specialistico che può essere limitato ad una psicoterapia, ma non è da escludere anche l’inserimento di una terapia psicofarmacologica, talora vi siano veri e propri quadri d’Ansia Generalizzata, Sociale, Attacchi di Panico o un quadro Depressivo.